
Torino, 21 marzo 2025 – Le Accademie “Agrifood” e “Turismo e Montagna” sono state protagoniste di un incontro importante per promuovere la sostenibilità e l’innovazione nella lotta contro lo spreco alimentare. Il seminario, intitolato “Lo spreco alimentare: strategie per il recupero e la valorizzazione. Il contributo delle Accademie di filiera alla sostenibilità”, si è svolto al Grattacielo della Regione Piemonte, e ha visto la partecipazione di esperti, università, imprese e istituzioni locali. L’incontro è stato promosso dalla Regione Piemonte e da CIOFS-FP Piemonte ETS, ente capofila delle due Accademie.
Silvana Rasello, presidente di CIOFS-FP Piemonte ETS e delle Accademie “Agrifood” e “Turismo e Montagna”, ha aperto i lavori sottolineando quanto sia fondamentale lavorare insieme per affrontare queste sfide globali. «L’incontro di oggi – sottolinea Silvana Rasello – ci offre uno spazio di riflessione condivisa su temi importanti, che ci interpellano non solo come aziende, come professionisti, come promotori, ma anche come persone e cittadini ed esigeranno scelte, decisioni, interventi, operatività nell’oggi e nel tempo a venire. Richiamando un’affermazione di Henry Ford, mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. Questo riflette bene lo spirito delle Accademie: mettersi insieme, rimanere oltre le difficoltà, lavorare insieme per convergere verso obiettivi comuni, anche a partire da appartenenze, logiche, storie diverse. L’esperienza delle Accademie può – nelle realizzazioni – superare anche le “attese” grandi del disagio iniziale, scoprendo, coltivando, realizzando connessioni sistemiche portatrici di un valore moltiplicatore».
I numeri dello spreco alimentare: una sfida globale
A seguire, si è lasciato spazio al ricco panel tematico. L’incontro ha voluto subito mettere in evidenza la portata del problema. Secondo i dati presentati da Giuseppe Zeppa, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, ogni anno vengono sprecati circa il 40% della produzione alimentare mondiale, ovvero 2,5 miliardi di tonnellate di cibo. In Italia, si perdono circa 20 milioni di tonnellate di cibo ogni anno tra la coltivazione e la vendita. Lo spreco alimentare nelle famiglie italiane ha raggiunto nel 2024 i 29,5 kg per persona, un aumento rispetto ai 27,3 kg del 2023. Dati che ci chiamano a un’azione concreta e urgente.
Valorizzare gli scarti alimentari: un’opportunità di innovazione
Un focus particolare è stato dedicato al biowaste upcycling, ovvero il recupero e la valorizzazione degli scarti alimentari. Il professor Elio Dinuccio, , professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, ha spiegato come questa pratica consenta di trasformare gli scarti in prodotti di valore, riducendo i costi di smaltimento e creando nuove opportunità economiche. Grazie a questo processo, è possibile ridurre i rifiuti in discarica, abbattere le emissioni di gas serra e preservare le risorse naturali.
Formazione per ridurre lo spreco nelle imprese
La formazione è un altro tassello fondamentale in questo percorso. Nello specifico, la consapevolezza e la conoscenza dei sistemi antispreco portano benefici immediati alle imprese, come ha dimostrato Silvio Barbero dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ha presentato il progetto di formazione Foster, rivolto agli operatori della ristorazione. L’analisi delle ricette gastronomiche più diffuse rivela, infatti, uno spreco del 17% per quanto riguarda la materia prima e del 19% rispetto al valore. Il progetto Foster ha visto aderire 6.500 operatori, che hanno monitorato i loro processi e hanno ridotto il loro spreco del 9% circa, a seconda della situazione di ogni centro o ristorante.
Le imprese come motore del cambiamento
Conclusi gli interventi accademici si è voluto lasciare spazio ad un’interessante testimonianza del mondo imprenditoriale. Le piccole e micro imprese devono essere al centro di questo cambiamento. Le Accademie stanno lavorando per coinvolgere sempre più realtà locali con corsi di formazione che promuovano la sostenibilità e l’innovazione. Per questo l’intervento di Biova Project, pmi innovativa nata da un’idea di Emanuela Barbano e Franco Dipietro che ritira il pane invenduto dai punti vendita della GDO o da realtà locali e lo utilizza per sostituire il malto d’orzo per produrre birra e allo stesso tempo abbattendo le emissioni di CO2. Ogni 150 kg di pane recuperato si producono 2.500 litri di birra, contribuendo a una produzione più sostenibile e a un impatto positivo sull’ambiente.
Le opportunità delle Accademie di filiera
La mattinata è poi proseguita con l’intervento di Antonietta Zancan, Dirigente del Settore Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e Formazione per le imprese, che ha illustrato il funzionamento delle Accademie di filiera e condiviso dati significativi riguardo le due Accademie coinvolte nell’evento. Dal lancio delle attività, avvenuto nell’ottobre 2024, l’Accademia Agrifood ha presentato 29 corsi, con la partecipazione di 162 persone, mentre l’Accademia Turismo e Montagna ha organizzato 17 corsi, con 113 partecipanti. In particolare, per quanto riguarda i corsi pluriaziendali, sono stati attivati 4 corsi per l’Accademia Agrifood e 2 per l’Accademia Turismo. La maggior parte delle aziende che hanno aderito a questi corsi sono micro e piccole imprese, a conferma di quanto il nostro impegno sia rivolto a sostenere la crescita delle realtà locali.
Il seminario si è concluso con le parole di Gianni Bocchieri, Direttore Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro, che, portando altresì i saluti del Vicepresidente Elena Chiorino, ha voluto ricordare il lavoro svolto finora dalle Accademie e come proprio la Regione Piemonte sia stata la prima Regione ad accogliere e lavorare in un’ottica di filiera, portando la formazione ad un cambio di paradigma importante.
Un incontro partecipato per continuare a fare rete
Molti i partecipanti presenti in sala, tra cui membri dei Comitati di Indirizzo e del Comitato Tecnico Scientifico, imprese, agenzie formative, associazioni datoriali, e gli allievi dell’ITS Agroalimentare – Pastry Chef del CFP Agnelli di Torino, che hanno arricchito la giornata e offerto un gradito interlocutore con la loro presenza.
Per CIOFS-FP Piemonte ETS, questo primo evento come capofila ha rappresentato un’importante occasione per affrontare temi cruciali e un’opportunità preziosa per incontrare i partner, stimolare il dialogo e rafforzare la rete. Le Accademie dimostrano di essere uno strumento potente al servizio delle imprese e delle filiere che rappresentano, favorendo l’innovazione, valorizzando il know-how delle realtà locali piemontesi e offrendo momenti di confronto su temi di grande attualità.
Un ringraziamento speciale va a Renata Cantamessa, giornalista e divulgatrice, che ha guidato, moderato e stimolato il convegno e agli allievi del CFP Agnelli di Torino che hanno affiancato il catering nel servizio del welcome coffe e dell’aperitivo.
E’ possibile riascoltare l’evento qui.
Per approfondire le iniziative delle Accademie, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.accademiepiemonte.it.